Beatrice Spadea (IT, 1995) è un’artista visiva che esplora l’immaginazione come luogo in cui nascono visioni e mondi alternativi. Poesia e letteratura attraversano la sua ricerca come strumenti capaci di aprire varchi nel visibile.
La foresta è un elemento centrale del suo lavoro: uno spazio reale e simbolico, soglia di trasformazione popolata da forme in metamorfosi e figure immaginarie. Qui si innestano le sue riflessioni sull’identità, intesa come qualcosa di mutevole e non univoco.
La sua pratica è fortemente legata al tessile: utilizza seta, stoffe e filati, combinando tecniche come batik, eco-print e, più recentemente, il telaio. Accanto al tessile, impiega materiali diversi per costruire forme capaci di attivare risonanze visive e sonore.